sabato 9 giugno 2012

Intervista a Antonio Ferraro Tecnico e vice Presidente della Boxing Club Modena







Dove sei nato e vissuto? 


A: Sono nato a Formia il 28/06/1972 e ho vissuto ai Castelli Romani


fino all'età di 20 anni.


Per motivi di lavoro mi son trasferito a Modena dove vivo tutt'ora.


Da quanti anni fai Boxe? 


A: Ho cominciato a fare BOXE circa 22 anni fa. 


Come mai ti sei avvicinato a questo sport? 


A: Mi sono avvicinato alla BOXE perché è sempre stata


una mia passione, 


fin da piccolo seguivo e restavo affascinato nel guardare gli incontri alla TV.



Chi è stato il tuo primo allenatore e in quale palestra ti allenavi?


A: Il mio primo allenatore è stato Otello, che ormai è in Paradiso o forse 


all'Inferno (dice sorridendo), mi allenavo in una palestra di Velletri, 


di cui ora mi sfugge il nome.


Poco tempo dopo, trasferitomi a Modena, ho proseguito la mia avventura 


nella BOXE, nella palestra del grande Maestro Urbani, 


dove ho conosciuto il mio amico Gianluca Zanella.



Ricordi qualche frase che ti è rimasta impressa del tuo allenatore?



A: L'unica frase che ricordo e porterò sempre con me è del Maestro Otello,


mi diceva "Hai un gran cuore".




Quanti match hai fatto?


A: Ho fatto circa 15 match da dilettante, arrivando finalista nel 1994 ai 


campionati dell'Emilia Romagna, ma purtroppo in semifinale pur vincendo, 


non potetti disputare la finale perché mi infortunai alla mano.




Cosa vuol dire per te la Boxe?


A: Per me la BOXE è un insegnamento di vita molto importante.


Perché ti da la forza anche emotiva per affrontare la quotidianità


"anche nella vita pur cadendo bisogna sempre rialzarsi" e io non sono


mai rimasto al tappeto.


E insegnarla?


A: Mi sono avventurato nell'insegnamento per trasmettere questa mia


passione, ho ottenuto il brevetto di Aspirante Tecnico della F.P.I.


(Federazione Pugilistica Italiana) in modo di poter insegnare a chiunque voglia 


avvicinarsi a questo sport in modo professionale.


Che messaggio speri di trasmettere ai ragazzi che si avvicinano a questo sport?


A: Innanzitutto voglio insegnare che la BOXE non è sinonimo di violenza,


ma è una scuola di vita, è uno sport e quindi va vissuto come tale, spero


quindi di trasmettere le mie conoscenze nel modo più giusto e positivo 


possibile. Chi si vuole avvicinare a questa "nobile arte" deve ricordare che


bisogna avere rispetto per chiunque.




Le tue speranze per il futuro?


A: Spero con il tempo di dimostrare che sono un buon Tecnico e, in 


collaborazione con il mio amico Gianluca Zanella con il quale 


condivido questa passione vorremmo mettere a disposizione le nostre


conoscenze a chiunque voglia approcciarsi a questo sport 


dall'amatore all'agonista.




Vuoi concludere con un motto?


A: "NELLA BOXE QUEL CHE CONTA NON E' VINCERE, MA DARE TUTTO


SE STESSO CON LEALTA' E CON IL MASSIMO IMPEGNO"








Nella foto da sin. con i guantoni Gianluca Zanella e Antonio Ferraro


   A cura di R.M.

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